Cos’è la cefalea a grappolo, cause e rimedi
Cos’è la cefalea a grappolo
La cefalea a grappolo è una cefalea primaria come la cefalea tensiva e emicrania.
E’ una delle condizioni più dolorose e invalidanti al mondo a volte descritta dalle donne in termini peggiori del parto.
L’intensità dei dolori e la tendenza autolesionista dei pazienti più gravi le hanno fatto attribuire in passato una triste dicitura: “la cefalea del suicidio”.
La cefalea a grappolo è una condizione rara: 1 persona su 20 ha un membro famigliare con tale condizione e interessa circa 1-2 persone ogni 1000. A differenza dell’emicrania è più comune negli uomini che nelle donne (circa 2 volte di più) e soprattutto nei fumatori cronici.
Sintomi della cefalea a grappolo
I sintomi della cefalea a grappolo presentano queste 7 caratteristiche:
- Spesso iniziano la notte e sono principalmente unilaterali con interessamento dell’area intorno, dentro o sopra l’occhio, sulla tempia e sulla fronte.
- dolore molto severo e veloce che raggiunge la massima intensità dopo 5’-10’.
- breve durata, dai 15’ fino a 3 ore di seguito.
- il dolore è di tipo “tagliente” (sharp) o “simil-coltellata” (stabbing) descritto in termini di “trapanatura, trivellazione” (drilling). Può anche proiettarsi sulla mandibola, sulle gengive e sui denti nonché – meno frequentemente – all’orecchio e sulla cervicale. Se una persona soffre già di disturbi cervicali o mandibolari, questi saranno amplificati e vanno trattati prima.
- gli attacchi possono presentarsi un giorno si e uno no, fino a 8 attacchi nello stessa giornata.
- Per l’80% delle persone, il periodo del grappolo dura 4-12 settimane e si scatena in periodi particolari come la primavera o l’autunno. Può sparire per mesi o anni e ripresentarsi improvvisamente.
- non solo dolore: gli attacchi si caratterizzano per la comparsa di numerosi altri sintomi quali congestione nasale, rinorrea, ptosi palpebrale, rossore e lacrimazione dell’occhio, sudorazione del viso, miosi, fotofobia, fonofobia, osmofobia.