
La Fisioterapia Decongestiva (una volta detta FisioterapiaVascolare) è l’insieme delle tecniche di valutazione e trattamento delle disfunzioni del sistema linfatico e venoso.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità e la più recente letteratura scientifica il gold standard per la terapia dei problemi vascolari venosi e linfatici è oggi la cosidetta Terapia Complessa Decongestiva (Decongestionante).
Tale Terapia è stata ideata dal medico tedesco Michael Foldi attorno agli anni ’70 e prevedeva interventi manuali associati ad altre tecniche terapeutiche fisiche. Oltre alla sua scuola nel corso del ‘900 si sono sviluppate altre metodologie : la scuola di Vodder, la scuola di Leduc e la scuola di Bouchet.
La Terapia Complessa Decongestiva si basa su 4 pilastri fondamentali che sono:
- la cura e igiene della cute,
- il linfodrenaggio manuale,
- il bendaggio compressivo,
- la ginnastica decongestiva.
Se viene meno uno di questi pilastri la terapia non è efficace.
Questo tipo di terapia deve essere prescritta da un medico esperto (angiologo, fisiatra, dermatologo, chirurgo generale, vascolare, plastico ) perché ha controindicazioni importanti e deve essere obbligatoriamente eseguita da un fisioterapista esperto soprattutto per il discorso bendaggi.
LINFEDEMA
Il Linfedema è una condizione patologica determinata da un accumulo abnormale di linfa che comporta gonfiore e deformazione della zona interessata (generalmente arti inferiori o superiori).
Questa situazione si verifica quando il sistema linfatico viene danneggiato o è difettoso e la sua funzionalità viene alterata.
Il sistema linfatico comprende una vasta rete di vasi linfatici e linfonodi e le sue funzioni principali sono quelle di mantenere un equilibrio dei fluidi a livello tissutale, rimuovere le proteine e i lipidi (a livello intestinale) e rimuovere virus e batteri (azione immunitaria).
Il Linfedema può essere primario o secondario.
Si parla di Linfedema Primario quando la disfunzione è genetica (quindi la persona nasce o sviluppa per ragioni ereditarie un’alterazione linfatica).
Il Linfedema Secondario è quello più comune e conseguente al danneggiamento del sistema linfatico secondariamente a : chirurgia della mammella (carcinoma mammario), neoplasie (seno, prostata, melanoma o linfoma), radioterapia, gravi lesioni (infezioni cutanee, ustioni), traumi, insufficienza venosa o filiarosi.
Io mi occupo principalmente della gestione dei Linfedemi secondari a interventi di chirurgia mammaria. Mi sono formato presso la scuola francese di Bouchet , studiando anche le metodologie di Vodder e Leduc.
Mi sono perfezionato in Fisioterapia Decongestiva allo IEO (Istituto Oncologico Europeo) di Milano, apprendendo il protocollo operativo post-chirurgia per carcinoma mammario.
Il trattamento di queste linfedemi prevede i 4 pilastri elencati precedentemente:
- educazione sulla cura e l’igiene della cute per ridurre il rischio infezioni,
- il linfodrenaggio manuale per migliorare il flusso linfatico, rimuovere il carico proteico e ridurre il gonfiore e la deformazione,
- il bendaggio compressivo per ridurre l’edema e mantenere i risultati,
- la ginnastica decongestiva per promuovere la funzione linfatica.
LIPEDEMA
Il Lipedema o Lipoedema è noto anche come Lipodistrofia è una patologia del tessuto adiposo sottocutaneo spesso confusa con linfedema o obesità. Si tratta di una vera e propria alterazione degli adipociti seguita da uno stato infiammatorio sistemico.
L’accumulo dei grasso nei tessuti non dipende dall’alimentazione e si organizza in noduli sottocutanei fibrotici e dolorosi che esercitano pressioni articolari con conseguente disabilità deambulatoria.
Questa malattia è di natura verosimilmente genetica e legata a probabili squilibri ormonali e colpisce quasi esclusivamente le donne (fase puberale, gravidanza o menopausa) a livello delle cosce o del bacino, delle gambe o braccia e all’addome.
Le caratteristiche fondamentali per una corretta diagnosi differenziale del lipedema rispetto all’obesità e alla lipoipertrofia sono:
- la simmetria (il lipedema è bilaterale),
- la mancanza di edema improntabile (segno della fovea),
- il mancato interessamento delle mani e dei piedi (segno di Stemmer negativo).
Non esistono cure definitive e i trattamenti servono a contenere i sintomi e migliorare la qualità della vita, rallentare la progressione della malattia e prevenire complicanze tra cui lo sviluppo di linfedema (ipolinfedema).
Sono indicate la Terapia Decongestiva Complessa (per il trattamento dell’edema, della fibrosi e dei sintomi), alcune terapie fisiche (per ridurre il volume degli arti) e la chirurgia mediante Liposuzione (tecniche specifiche).